IL 28 GENNAIO 2011
INDICIAMO UNITARIAMENTE LO SCIOPERO GENERALE!

Appello al Sincadalismo di Base

Confindustria, banche e imprese vogliono far pagare la crisi ai lavoratori e alle giovani generazioni: di fronte al massacro sociale in corso, è sempre più urgente l'indizione di un grande sciopero generale anche nel nostro Paese. Lo sciopero generale (tanto più se coordinato con le azioni di lotta e di sciopero negli altri Paesi d'Europa) è un importante strumento che hanno i lavoratori per cercare di respingere i tagli e i licenziamenti. La direzione della CGIL, per voce esplicita del neosegretario Camusso, non ha intenzione di proclamare lo sciopero: un grosso regalo per il Governo e per i padroni, che così possono portare a compimento indisturbati, come dimostra il caso FIAT, l'opera di smantellamento di tutti i diritti acquisiti in decenni di lotte. Le azioni di lotta frammentarie (scioperi in giorni diversi nelle varie categorie, sciopericchi di poche ore, assenza persino di un'azione di sciopero unitaria dei sindacati di base) rischiano di indebolire ulteriormente il fronte dei lavoratori, screditando agli occhi degli stessi persino lo strumento dello sciopero. La FIOM - la cui direzione ha taciuto per anni sull'esclusione che il sindacalismo di base ha subito dalla rappresentanza nei luoghi di lavoro - ha annunciato, sepur tardivamente, lo sciopero generale della sua categoria il 28 gennaio in risposta all'attacco di Marchionne, che è un attacco non solo agli operai della FIAT ma a tutti i lavoratori. Indipendentemente dal ruolo esercitato in passato dai dirigenti della FIOM nella gestione di politiche concertative, è indubbio che questo sciopero di categoria non basta ed è gravissima la responsabilità della direzione CGIL nella mancata trasformazione di quella giornata in un grande sciopero generale di tutte le categorie. D'altra parte la stessa FIOM si limita a 8 ore di sciopero, invece di chiamare i metalmeccanici a uno sciopero prolungato, a partire da una grande manifestazione nazionale a Roma. Dopo l'atteggiamento settario e autoreferenziale da parte della direzione nazionale dell'Unione Sindacale di Base in occasione della manifestazione FIOM del 16 ottobre, positivamente registriamo che la direzione di USB oggi afferma che lo sciopero FIOM del 28 gennaio è "uno sciopero sacrosanto" e "dà indicazione a tutte le sue strutture della categoria di aderire allo sciopero del 28 gennaio". Ma sostenere non basta: bisogna trasformare la giornata del 28 gennaio in un grande sciopero generale, senza aspettare e rimandarne ulteriormente l'indizione. E' per questo che, come attivisti del Sindacato di Base e semplici lavoratori, facciamo appello alle direzioni del Sindacato di Base affinchè il 28 gennaio indicano unitariamente una giornata di sciopero generale, sfidando la CGIL a schierarsi o con i lavoratori in sciopero o con i padroni che licenziano. Le esperienze di sciopero generlae in altri Paesi europei hanno dimostrato di avere una grande capacità di rilanciare le lotte dei lavoratori, rompendo il nefasto gioco di interessi che accomuna padroni e burocrati sindacali. Al fine di costruire nel modo più democratico possibile, nei luoghi di lavoro e nei territori, lo sciopero generale, proponiamo che si organizzi, al più presto, una grande assemblea aperta a tutti gli attivisti del Sindacato di Base e a tutti i lavoratori che vogliono contribuire alla costruzione di questo importante momento di lotta.

Promuove l'appello: UNIRE LE LOTTE - Area Classita USB

Prime adesioni:
Maria Teresa Turetta, Rsu Comune di Vicenza, delegata Usb, responsabile provinciale Usb Enti locali.
Fabiana Stefanoni, Usb Scuola Modena.
Stefano Bonomi, Coordinamento provinciale Usb Bergamo, Rete operaia Val Seriana.
Riccardo Bocchese, Rsu Comune di Malo, delegato Usb, Coordinamento provinciale e regionale Usb.
Emanuele Pezzi, operaio stabilimento Marcegaglia, Coordinamento provinciale Usb Cremona.
Davide Margiotta, operaio metalmeccanico, direttivo provinciale Fiom Cgil Pesaro.
Francesco Casale, insegnante presso l’Istituto Comprensivo di Dueville (Vi), Rsu Flc Cgil, direttivo nazionale Comitato Insegnanti Precari.
Fabio Cocco, operaio metalmeccanico Sevel Atessa, Rsu Usb.
Eugenio Giordano, operaio Alenia Pomigliano, direttivo provinciale Napoli Fiom.
Filt/Cgil di Vicenza
Gabriele Attilio Turci, Rsu Cobas Scuola, Forlì.
Rossella Bosco, Usb Salerno.
Usb Scuola Modena
Usb Scuola Reggio Emilia
Giacomo Romboli, lavoratore Continental di Pisa, Fiom Cgil.
Giuditta Brattini, Rsu RdB/Usb, Provincia di Padova.
Patrizia Cammarata, Rsu Comune di Vicenza, delegata Usb.
Elena Zuccon, insegnante scuola primaria, Treviso.
Maria Antonietta Danieli, insegnante scuola superiore, Treviso.
Maria Rosaria Perrelli, docente di sostegno scuola secondaria di secondo grado, Verona.
Giuseppe Raiola, insegnante, Usb Scuola Reggio Emilia.
Davide Primucci, studente, Collettivo Studenti Difesa Scuola Pubblica, Vicenza.
Lello Voce, insegnante scuola superiore.
Coordinamento Precari Scuola Modena
Roberto Fogagnoli, insegnante scuola superiore.
Maria Pia Gigli, Cgil Lazio, area programmatica “La Cgil che vogliamo”.
Mirco Panizzi, pensionato ospedaliero.
Enrica Paccoi, impiegata, Roma.
Angelo Frigoli, infermiere, Rsu Usb Ospedale di Cremona, Coordinamento provinciale Usb.
Antero Fontana, impiegato comunale Torri di Quartesolo (Vi), Rsu per Usb.
Giuseppe Bruna, operatore sociale, Usb Cremona.
Raffaele Zenere, impiegato, delegato Usb Vicenza.
Elena Comparin, educatrice asili nido, delegata Usb
Daniele Brazzale, disoccupato, Vicenza
Mino Cappettini, autoferrotranviere, Cub trasporti/Al Cobas, Milano
Domenico De Feo, ferroviere, Usb Salerno.
Gino Vallesella, insegnante, delegato Usb Scuola, Vicenza
Alberto Galeotto, insegnante, Usb Scuola.
Mario Casale, presidente Centro Culturale Arcobaleno, Garbatella (Roma).
Massimo Teti, ex operaio licenziato Ama disinfestazioni.
Maria Bernardetta Vietina, psicologa.
Stefano Del Cortivo, insegnante, Usb Scuola Vicenza.
Alberto Madoglio, Cgil Lombardia, area programmatica “La Cgil che vogliamo”.
Anna Rita Bortolotto, lavoratrice Comune di Vicenza, Usb.
Giuseppe Guarnaccia, operatore call center, Usb Salerno.
Giovanni Lemma, impiegato, Usb Sanità Pesaro.
Ruggero Mantovani, avvocato del lavoro, Usb Latina.
Emilio Danieli, Usb Latina.
Alessandro Mazzolini, Usb Cremona.
Mirko Seniga, Usb Cremona.
Laura Sguazzabia, Insegnante, Usb Cremona.
Daiana Valente, operaia, Usb Cremona.
Franca Bassanese, delegata Usb Comune di Vicenza.
Anna Cammarata, disoccupata, Vicenza.
Ettorino Rigon, operaio Comune di Vicenza, Usb.
Daniela Bollini, insegnante scuola d’infanzia comunale, delegata Usb, Vicenza.
Luisa Pozzato, insegnante scuola d'infanzia comunale, Usb, Vicenza.
Patrizia Rizzato, insegnante scuola d'infanzia comunale, Usb, Vicenza.
Silvea Finozzi, insegnante scuola d'infanzia comunale, Usb, Vicenza. 
Rossella Enrico, insegnante a tempo determinato, Flc Cgil.
Nicola Colpo, studente e lavoratore precario della scuola, emigrato a Parigi.
Cecilia Molinari, insegnante, Gilda, Modena.  
Donata Clerici, insegnante scuola superiore, Cobas, Modena.
Maria Anna Meo, insegnante precaria, Monteforte Irpino (AV).
Mauro Terribile, Valdagno, operaio, Comune di Cornedo Vicentino.
Donatella Montagna, Valdagno, educatrice, Comune di Cornedo Vicentino.
Francesco Sapia, pensionato, Formia.
Simone Olivieri, insegnante precario, Carpi (MO).
Federica Ansaloni, docente di scuola superiore, Modena.
Giuliano Fratantonio, impiegato, Rsu per Usb alla Provincia di Vicenza.
Marco Vidoni, docente scuola superiore, Carpi (MO).
Euristeo Ceraolo, precario (Ata Ass. Tecn. di Lab.), Coord. Lavoratori Precari Flc-Cgil, Forlì.
Mila Masini, insegnante, Usb Scuola, Pesaro.
Giovanni Ivan Alberotanza, disoccupato, Gissi (Chieti).
Dancelli Massimiliano, impiegato tecnico, Fiom Cgil, Cremona.
Dott.Giovanni Moscagiuro, coordinamento provinciale di Taranto sigla RdB/Usb.
Vincenzo Capasso, lavoratore Difesa, delegato Usb.
Daniela Bernardi, insegnante, Modena.
Vilma Renata Lo Forte, Assistente Amministrativo Ministero della Difesa, Messina.
Claudio Barbato, lavoratore Cooperativa Insieme, Vicenza.
Giovanni Nanto, Usb Vicenza.
Daniele Todesco, Usb Comune di Verona.
Ferdinando Bevilacqua, docente di Scuola superiore, Liceo Tassoni di Modena, Cobas Scuola.
Tina Florio, insegnante precaria, Usb Scuola Bologna.
Vincenzo Lucchese, Dipendente Azienda Napoletana Mobilità (ANM), Coord. Prov. USB Trasporti Napoli.
Sergio Ruggeri, di Aria precaria - Rete antiprecarietà di Jesi (AN).
Prof. Paola Antonioli, Fubina (AL).
Mario Avossa, chirurgo. Az. Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni e Ruggi”, Salerno.
Nicola Porfido, studente, Bari.
Francesco Carbonara, operaio metalmeccanico, Fiom Cgil, Bari.
Nicola Armenise, lavoratore autonomo, Bari.
Bruna Arslanagic, operaia, Bari.
Domenico Petruzzelli, pensionato, Bari.
Nicola Mattia De Carolis, studente, Bari.
Mauro Mongelli, lavoratore dipendente, Bari.
Gianluca Morello, operaio "Morato Pane", Flai Cgil, Vicenza.
Eriberto Mazzotti, insegnante Scuola Primaria, Cremona.
Paola Bozzo, impiegata, Università di Genova, Direttivo Cobas Unige.
Angelo Consentino, Usb Beni Culturali Archivio di Stato, Pescara.
Samuele Menegaldo, operaio metalmeccanico, Treviso, direttivo regionale Fiom.
Alberto Campedelli, pensionato, Correggio (Re).
Marcoflavio Cappuccio, impiegato lavoro privato, Napoli.
Marcello Cafaro, artigiano, Salerno.
Marcoflavio Cappuccio, impiegato lavoro privato, Napoli.
Lorenzo Mazzucato, Rsu Cciaa, Direttivo FP Cgil prov.le, "La Cgil che vogliamo" di Padova.
Marco Pegorin, disoccupato, Latina.
Orietta Totti, delegata Usb Sanità, Cittadella (Vi).
Giovanna Bucatari, impiegata Comune di Vicenza.
Stefano Bruni, disoccupato, Colle Val d’Elsa (Si).
Andrea Tronco, studente e lavoratore precario Azienda Sociale del Cremonese, Cgil Funzione Pubblica, Cremona.

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