Per l’unità del sindacato di base
Per la costruzione di un grande sindacato di classe
Per la costruzione di un grande sindacato di classe!
La crisi del capitalismo si annuncia lunga e devastante. L’attacco padronale ai danni della classe lavoratrice si traduce in licenziamenti di massa, decurtazioni salariali, aumento dell’età pensionabile, smantellamento dei servizi pubblici (dalla Scuola all’Università alla Sanità), massacro degli strati più sfruttati della classe lavoratrice (immigrati e precari). Di fronte a questo attacco, Cisl e Uil svolgono il ruolo di ancelle del governo Berlusconi e di Confindustria, diventando i complici del peggiore attacco padronale ai danni dei lavoratori dal dopoguerra ad oggi. Parallelamente, la direzione della Cgil, nonostante i proclami, ha di fatto firmato i medesimi accordi sottoscritti da Cisl e Uil nella maggioranza dei comparti. Non solo: ha risposto con una mobilitazione inadeguata a respingere il massacro in corso (basta pensare agli scioperi generali di sole 4 ore), con l’eccezione della sola Fiom, che rappresenta il settore più combattivo della Cgil, ma i cui dirigenti sono pronti a riaprire le trattative in cambio di poche briciole. Ciò che manca ai lavoratori è un grande sindacato di classe che sappia sia difendere le condizioni di vita e di lavoro della classe lavoratrice, sia organizzare un percorso di lotte ad oltranza fino a respingere l’attacco padronale.
Per l’unità del sindacato di base e dei settori classisti degli altri sindacati!
Se con la nascita dell’Unione Sindacale di Base e l’unificazione di RdB e SdL si è fatto un primo passo verso l’unificazione del sindacalismo di base, allo stesso tempo pare ancora lontana la prospettiva di una reale unificazione di tutti i sindacati di base. Il Patto di Base, in cui tanti attivisti sindacali hanno creduto quale primo passo verso l’unificazione di tutte le sigle sindacali di base, oggi appare un progetto abbandonato per volontà delle direzioni delle varie organizzazioni. E’ necessario ripartire, invece, proprio dal Patto per arrivare ad una reale unificazione di tutto il sindacalismo conflittuale, Usb, Cub, Cobas, Slai Cobas, S.I. Cobas, ecc. Parallelamente, è necessario mantenere un’interlocuzione costante con i settori classisti di tutti gli altri sindacati. La prospettiva deve essere quella della composizione in un unico sindacato di classe, all'interno del quale viga una reale democrazia operaia.
Per il collegamento nazionale e internazionale delle lotte!
Tanto più in questa fase caratterizzata da espulsioni di massa dei lavoratori dalla produzione non basta indire scioperi generali a carattere meramente rituale. Bisogna mettere in campo una risposta adeguata alla pesantezza dell'attacco padronale, riappropriandosi degli strumenti di lotta classici del movimento operaio: dallo sciopero ad oltranza all'occupazione delle fabbriche, non accettando le logiche di compatibilità con il capitale. E’ urgente la costruzione di un coordinamento nazionale e internazionale delle lotte e, al fine di superare il carattere isolato e frammentario delle lotte in corso, serve un sindacato che operi per unire le azioni delle differenti categorie di lavoratori in un'unica generale azione di classe contro la borghesia e i suoi governi.