Comunicato di Unire le lotte – Area Classista Usb

Apprendiamo con stupore che l’Esecutivo Nazionale di Usb ha mandato alle strutture territoriali del nostro sindacato il seguente comunicato:

A TUTTE LE STRUTTURE USB

Da alcuni mesi circola nel web e nelle mailing liste dell’USB una fantomatica “area classista u.s.b.” che si dice essere nata all’interno dell’organizzazione. A parte il fatto che dietro questa fantomatica area si celano soggetti appartenenti ad un partito politico nato da una scissione di una scissione del PRC di alcuni anni fa, il PdAC, e che non fanno mistero di questa loro appartenenza, a parte il fatto che costantemente intervengono “da partito” nelle questioni interne all’USB oggi si è arrivati a produrre un vero e proprio falso. E’ circolato infatti un comunicato su carta intestata USB e firmato “area classista USB” con cui si annuncia all’universo mondo l’adesione della USB allo “sciopero generale”(sic!!!!) del 28 gennaio. E’ evidente che non è più assolutamente tollerabile che girino tali falsi su carta intestata USB. L’organizzazione, nelle sedi deputate, sarà chiamata quanto prima a prendere i necessari provvedimenti per evitare in futuro che soggetti assolutamente non autorizzati si spaccino per corrente, area o qualsiasi altra cosa e producano documenti apocrifi.
27 Gennaio 2011
Esecutivo nazionale USB

Ci troviamo quindi costretti a precisare che:

  • Non è vero che Unire le lotte – Area Classista Usb è, come si lascia intendere, un’area del PdAC. In occasione dell’assemblea del 31 ottobre che ha dato vita alla nostra area erano presenti compagni e compagne di varie organizzazioni politiche, nonché molti attivisti sindacali senza appartenenza politica. Inoltre, l’area si sta allargando, incontrando l’appoggio di lavoratori che ritengono importanti le questioni che sono state poste, ad esempio la necessità di partecipare agli scioperi e alle lotte insieme con i lavoratori iscritti ad altri sindacati, o le importanti questioni della democrazia e della trasparenza all’interno di Usb.
  • In ogni caso, ci sembra strumentale che si critichi l’appartenenza di alcuni di noi a organizzazioni politiche quando da sempre in qualsiasi sindacato militano anche attivisti di formazioni politiche. Ad è esempio è noto (anche se forse ne viene fatto mistero dagli interessati) che la maggioranza dei membri dell’Esecutivo Usb appartengono proprio a un’organizzazione politica, la Rete dei Comunisti e che, inoltre, alcuni dirigenti nazionali appartengono all’organizzazione politica dei “disobbedienti” (centri sociali del Nord Est, New Global Project: tra l’altro versano le trattenute sindacali dei lavoratori in un conto corrente che non è quello di Usb nazionale).
  • Unire le lotte non è una “fantomatica” area, ma è una legittima area nata all’interno del nostro sindacato con un’assemblea il 31 ottobre 2010, le cui risultanze sono pubbliche (si veda il sito www.sindacatodiclasse.org) e sono state inviate anche all’Esecutivo Nazionale con richiesta di pubblicazione sul sito nazionale di Usb: richiesta che non ha mai avuto risposta.
  • Ci stupisce che l’Esecutivo ritenga che per costituire un’area nel sindacato sia necessaria un’autorizzazione. Queste formule rivelano una concezione davvero strana della democrazia interna (persino un sindacato concertativo come la Cgil da sempre vede al suo interno la presenza di aree di minoranza).
  • L’adesione della nostra area allo sciopero del 28 gennaio è un atto legittimo. Ricordiamo che non solo Unire le lotte – Area Classista Usb, ma anche alcune strutture nazionali e territoriali, così come tanti attivisti del nostro sindacato, hanno deciso di aderire allo sciopero del 28 gennaio. Riteniamo, viceversa, che sia arretrata e controproducente la decisione dell’Esecutivo nazionale di non trasformare il 28 gennaio in un grande sciopero generale di tutte le categorie, come, ad esempio, è stato fatto da altri sindacati di base, permettendo così a tutti i lavoratori di scioperare al fianco degli operai metalmeccanici.
    Come lavoratori e lavoratrici di Usb rivendichiamo l’esistenza di aree interne in Usb che portano contributi diversi da quelli proposti dal gruppo dirigente centrale. Continueremo, nonostante tutto, a lavorare nei territori per la costruzione del sindacato Usb e per il suo radicamento. Rivendichiamo, infine, per Usb la reale capacità, come vuole il suo nome, di farsi connettore e propagatore delle lotte dei lavoratori.

Il Coordinamento Nazionale di Unire le lotte – Area Classista Usb

 

COMUNICATO STAMPA

E’ stata alta l’adesione allo sciopero generale a Vicenza nel Pubblico Impiego: molte le scuole d’infanzia chiuse o con servizi ridotti. Ridotto anche il servizio delle Cucine centrali e di molti uffici pubblici. Anche i lavoratori del pubblico impiego quindi hanno scioperato assieme ai metalmeccanici, e molti delegati USB erano presenti alla manifestazione a Padova in rappresentanza degli Enti Locali, Ministeri, Sanità, Inps, lavoro privato, aderendo all’appello lanciato a tutti i lavoratori dall’ attivo dei delegati del Pubblico Impiego USB del Veneto e dall’ Area Classista USB. Lo sciopero generale è stato possibile grazie ai sindacati CUB e COBAS che lo hanno proclamato, dando la possibilità non solo ai metalmeccanici ma anche a tutti gli altri lavoratori di scioperare e di unirsi alla lotta contro gli attacchi di Marchionne agli Operai di Mirafiori e contro tutti gli altri attacchi alla classe lavoratrice sia del pubblico impiego che delle fabbriche. Riuscitissima la manifestazione a Padova con migliaia di lavoratori giunti da tutto il Veneto. A gran voce è stata chiesta alle organizzazioni sindacali la proclamazione dello sciopero generale ad oltranza. RINGRAZIAMO GLI OPERAI DELLE CARROZZERIE FIAT MIRAFIORI DI TORINO che coraggiosamente hanno votato NO al referendum/ricatto di Marchionne. Con il loro NO hanno aiutato tutta la classe lavoratrice a sollevare la testa e ad unirsi nella lotta. Vicenza, 28 gennaio 2011

USB – Enti Locali di Vicenza e Verona
Franca Bassanese
Riccardo Bocchese
Ivo Bongiovanni
Patrizia Cammarata
Elena Comparin
Antero Fontana
Maria Teresa Turetta
Daniele Todesco
Raffaele Zenere

 

Comunicato stampa del 7 ottobre 2009

 

Modena: 90 licenziamenti alla Nacco, i dirigenti barricati negli uffici.

Novanta lavoratori infuriati a cui è stata recapitata la lettera di mobilità per cessazione di attività entro la fine dell'anno. E' esplosa la protesta e i dirigenti si sono barricati negli uffici per la paura di uscire. Ora gli operai hanno deciso un presidio permanente davanti agli ingressi dell'azienda. Dice un'operaio: "io sono disposto a tutto. I lavoratori dell'Innse hanno solo dato il via".

 

Carpi (Modena): sciopero ad oltranza

I 40 lavoratori dell'Mtn di Carpi hanno proclamato lo sciopero ad oltranza contro la decisione della direzione aziendale di trasferire la sede legale a Pavia entro il 31 dicembre. Continuano i presidi e il blocco delle merci davanti ai cancelli.

 

Modena: presidi e sciopero dei lavoratori del gruppo Marazzi

La direzione aziendale di Marazzi Group annuncia 366 esuberi. I lavoratori proclamano lo sciopero per lunedì 12 ottobre e organizzano presidi e picchetti davanti agli stabilimenti.

 

 

 

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