SOLIDARIETA' AI LAVORATORI ESPULSI DALLA CGIL
Unire le lotte, area classista in Usb, esprime solidarietà ai 17 lavoratori del Trentino espulsi dalla Cgil.
Il copione purtroppo è di quelli già visti e rivisti. Di fronte al dissenso esplicito, di fronte alla richiesta di un congresso regionale straordinario, di fronte soprattutto a una linea non concertativa ma di lotta sindacale, le burocrazie rispondono sempre nella stessa maniera. Rispondono con la chiusura a riccio in difesa delle posizioni dominanti che sempre più sono lontane dai lavoratori e che sempre meno vengono comprese dalla base.
Di fronte a dati che arrivano dall'Inps e che raccontano di 2 milioni e 200 mila ore di cassa integrazione autorizzate a maggio 2011 (corrispondenti a oltre 500 mila lavoratori in cassa integrazione guadagni dei quali circa 385 mila in cassa integrazione straordinaria o in deroga); di fronte ad una disoccupazione di oltre 2 milioni e 100 mila lavoratori accertati e che colpisce percentualmente un giovane su tre sotto i trent'anni; di fronte ad un nemico, il capitalismo e i capitalisti, che in maniera sempre più pesante stanno riversando la crisi provocata da loro verso i lavoratori; di fronte ad un numero sempre maggiore di mobilitazioni – ricordiamo, per citare solo le ultime, la lotta dei lavoratori dell'Eutelia, le lotte dei precari della scuola, la lotta degli operai che ha fatto ritirare il piano Fincantieri; di fronte a tutto questo il più grande sindacato italiano dimostra tutta la sua intolleranza non contro chi si scaglia giornalmente contro i lavoratori, bensì contro diciassette lavoratori rei di cercare di rendere più adeguata alla realtà che tutti stiamo subendo la linea politica del loro sindacato e che manifestano esplicitamente il loro dissenso chiedendo di discutere la linea in un congresso.
Davvero un cattivo esempio che indica quanto urgente sia la necessità di un reale collegamento tra tutti i lavoratori in lotta, per la costruzione di un sindacato di classe, contro una concertazione che tenta di portare allo sfacelo ogni resistenza organizzata e unitaria della classe lavoratrice.