11 MARZO 2011: SCIOPERO GENERALE!
LA CRISI LA PAGHINO I BANCHIERI E GLI INDUSTRIALI E NON I LAVORATORI

L'Unione Sindacale di Base ha proclamato, insieme ad altri sindacati di base, uno sciopero generale dell'intera giornata per l'11 marzo. Si tratta di una decisione che salutiamo con favore. I lavoratori stanno pagando, in tutta Europa, i costi della crisi. Anche in Italia, sono milioni gli operai che a breve, alla scadenza degli ammortizzatori sociali (utilizzati a piene mani da governo, Confindustria e burocrazie sindacali per “ammortizzare le lotte”), si trasformeranno in disoccupati. Nel Pubblico Impiego le donne andranno in pensione dopo 40 anni e più di lavoro (alla faccia del riconoscimento del ruolo sociale della maternità!), mentre sulle famiglie dei lavoratori si sta scaricando tutto il peso della cura degli anziani e dei malati, a causa dei tagli e delle privatizzazioni dei servizi e della sanità. Dopo il blocco dei contratti fino al 2013, il blocco degli scatti stipendiali, l'aumento dell'età pensionabile, la chiusura delle finestre per le pensioni, il ministro Brunetta ha già annunciato il licenziamento di altri 300 mila lavoratori. E sappiamo che il governo, quando si tratta di tagli e licenziamenti, mantiene sempre le proprie promesse. Un attacco di tali dimensioni si può respingere solo con la lotta. Abbiamo verificato sulla nostra pelle che gli scioperi di poche ore o di singole categorie sono insufficienti: servono solo a screditare, agli occhi dei lavoratori, lo stesso strumento dello sciopero. Ciò che occorre è un'azione di lotta e sciopero ad oltranza di tutto il mondo del lavoro, che riesca a piegare Berlusconi, Marchionne e Marcegaglia. In questo senso, giudichiamo con favore la proclamazione dello sciopero generale da parte di Usb: ci impegneremo affinché lo sciopero riesca nel migliori dei modi e si traduca in quell'azione di lotta prolungata di cui i lavoratori hanno bisogno per difendere salari, diritti e posto di lavoro. Ancora una volta, come già in occasione dello sciopero del 28 gennaio scorso, dobbiamo constatare che le direzioni dei vari sindacati optano per la frammentazione e l'autoreferenzialità. L'appello di Usb a indire uno sciopero generale unitario del sindacalismo di base non è stato raccolto da tutti i sindacati conflittuali: i Cobas e la Cub hanno deciso di proclamare un loro sciopero il 15 aprile. La Cgil annuncia uno sciopero generale di sole 4 ore (e senza nemmeno una manifestazione nazionale) per il 6 maggio. Come già facemmo nei confronti del nostro sindacato Usb in occasione dello sciopero del 28 gennaio della Fiom, facciamo ora in questa occasione appello agli altri sindacati a convergere sullo sciopero dell'11 marzo: non è più tempo per rimandare la proclamazione dello sciopero generale. Soprattutto, i lavoratori devono contrapporsi ai dirigenti sindacali che antepongono la difesa del proprio orticello alla costruzione di lotte unitarie e incisive.

ADERIAMO ALLO SCIOPERO GENERALE DELL'11 MARZO!

TRASFORMIAMO LO SCIOPERO IN UN GRANDE SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO FINO A PIEGARE GOVERNO, MARCHIONNE E CONFINDUSTRIA!

 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
11 MARZO 2011 ALLE ORE 9:30 IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

 

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